domenica 8 maggio 2011

Falsa partenza

Sono iniziati i primi lavori di stabilizzazione e consolidamento della duna di Rimigliano nel tratto subito a sud del Botro ai Marmi.
Purtroppo il primo intervento è stato eseguito (suppongo e spero non progettato) in maniera DISASTROSA, al limite dell'atto vandalico.
Si documenta di seguito l'intervento eseguito dai trattoristi (non sappiamo se di loro iniziativa o incaricati dal Comune)
Perché?

Duna a duecento metri a sud del Botro ai Marmi - 8 maggio 2011
Un Trattore del consorzio Sabbia Etrusca, con pala ha gravemente danneggiato l'anteduna per scaricare un carico di materiale raccolto sulla spiaggia. sette otto metri all'interno, anziché come prescritto dalla regola alla base dell'anteduna

L'anteduna danneggiata
La pala ed i cingoli del trattore hanno inciso profondamente l'anteduna recidendo le radice delle piante esistenti

I residui della spiaggia sono stati malamente scaricati addosso alla bellissima vegetazione che popolava la radura antedunale.

Particolare dell'accurato intervento

Intervento gravemente dannoso dal punto di vista, estetico, botanico e naturalistico


Alla pubblica assemblea dello scorso anno i tecnici del Comune, l'assessore e il responsabile di Sabbia Etrusca, avevano riconosciuto di aver commesso errori negli anni precedenti (Palizzate, pulizie esasperate, mancato corretto utilizzo dei residui naturali, ecc.) dovuti a inesperienza,mancata conoscenza e mancata formazione degli operatori dei trattori.
Questo trattorista è stato formato? quando? da chi?
Che disastro!!
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 30 metri più a nord un altro intervento incomprensibile
La base dell'anteduna da anni stabilizzata con il deposito di palline avvenuto quattro o cinque anni fa, è stata danneggiata, scavata, scalzata, compromessa, per ricavare comodamente un po di materiale da usare per costruire i salciccioni in geo tessile di prova eseguiti lì accanto.
Tutto questo stipido danneggiamento per evitare la fatica di reperire il materiale necessario raccattandolo sulla spiaggia.
Siamo al limite del sabotaggio.
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Purtroppo avevamo ragione a dire che in materia ambientale, a meno che non ci si trovi in situazioni di grave emergenza.
E FORTUNATAMENTE NON E' IL CASO DI RIMIGLIANO
La soluzione di gran lunga migliore sia dal punto di vista naturalistico che da quello economico è quella di
NON FARE ASSOLUTAMENTE NULLA.
Da quando Rimigliano a mare è passato dal completo (e miracoloso) abbandono della proprietà privata alla proprietà pubblica, ogni e qualsiasi intervento eseguito (anche in buona fede e con le migliori intenzioni) ha SEMPRE provocato danni, piccoli, grandi o disastrosi.
Proviamo a istituire una moratoria di qualche anno.
Risparmiamo un po di soldi e proviamo a LASCIARE IN PACE Rimigliano a mare.
Si è mantenuto magnificamente DA SOLO per migliaia di anni, dovrebbe senz'altro riuscirci per qualche altro anno.
Potrebbe bastare qualche economicissimo divieto di uscire dai sentieri di penetrazione e di divieto di calpestio delle dune.
Nessuna torma di vacanzieri, neppure di Unni, è in grado di provocare in un anno i danni fatti in cinque minuti dal simpatico trattorista di cui sopra.



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